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Per quanti non utilizzano i social, riportiamo qui alcuni post pubblicati sulla nostra pagina FB “Medicina Biologica Emozionale”

Quando critichi tuo figlio stai criticando il Meglio di te! In quelli che ti sembrano i suoi difetti, ti sta mostrando il tuo Meglio…In lui ci sei tu, migliorato e potenziato! Come il seme che, ripiantato, dà origine a una pianta più forte di quella da cui proviene.(cit. Fabrizio Camilletti )

I nostri difetti sono solo i nostri PREGI… …e sono per chi li sa apprezzare!Siamo opere d’arte. PERFETTI! cit (#Fabrizio Camiletti, ideatore #MedicinaBiologicaEmozionale)

La felicità è trasformare una situazione difficile in qualcosa di meraviglioso. È un processo naturale che arriva tramite la comprensione, il prendere e utilizzare uno stimolo per farlo diventare parte di noi verso la gioia. cit Fabrizio Camilletti – Il Linguaggio del Corpo – Corso Medicina Biologica Emozionale

I nostri difetti sono solo i nostri PREGI… …e sono per chi li sa apprezzare! Siamo opere d’arte. PERFETTI! cit (#Fabrizio Camiletti, ideatore #MedicinaBiologicaEmozionale)

AMORE è… il risultato!
…più di un sentimento, è qualcosa che comprende tutto, è un processo.
Si coglie nell’Equilibrio tra ciò che facciamo e non facciamo.
È alla fine della giornata che ci rendiamo conto di come l’abbiamo passata.
L’amore è il legame, l’espressione, è l’equilibrio del sistema, è il RISULTATO.
Se il corpo si sente nutrito, rigenerato siamo in ciò che si può chiamare Amore!
L’amore in Biologia, è l’equilibrio perfetto, dove c’è adattamento, ciò che permette l’evoluzione.
Ma l’adattamento, va sempre sottolineato, non è il compromesso, dove ci facciamo andar bene ciò che non ci piace, ma l’AGIRE, il cambiare per utilizzare ciò che l’”ambiente” offre, ed essere in sintonia con esso.
Un adattamento funzionale, che porti equilibrio e non lasci nulla in sospeso.
Il contesto ideale per questo è proprio la relazione, come a dire, “posso fare meglio accettando quello che ho…”
Accettare, in Biologia, è prendere atto, prendere in carico, prendere completamente quello che c’è, anche se ciò non significa che ci sta bene.
Accettare qualsiasi risultato ci aiuta a tirare fuori il meglio di noi!

La Relazione Uomo-Donna, di coppia:
occasione suprema di realizzazione personale.
Per l’uomo, perché scopre sé stesso e si realizza.
In che modo, vi domanderete.
Tirando fuori il meglio della sua partner!
Proprio così.
L’uomo è davvero “conquistatore” per natura.
Bio-logicamente, infatti, è nel ri-conquistare la (stessa) donna ciclicamente che tira fuori il Meglio di sé.
La donna, a sua volta, trova la condizione giusta per poter esprimere il meglio di sé, il suo ruolo specifico, e tutto il suo potenziale.
L’uomo, qui, è funzionalmente “costretto” a tirare fuori il meglio della donna per poter esprimere il meglio di sé.
Natura sopraffina!
Facile comprendere perché non funzionano i rapporti di coppia…

Legami e Libertà in Biologia sono sinonimi
Nella logica della mente non sono compatibili ma per la Bio-logia sono proprio i legami a farci stare bene e a darci la possibilità di vivere la libertà di esprimerci per quello che siamo.
Allo stesso modo del legame chimico idrogeno-ossigeno che forma l’acqua, che è vita.
I legami che fanno sentire prigionieri vanno nella direzione opposta, alla vita, alla salute.

SELEZIONE NATURALE BIO-LOGICA… il più forte vince?#Selezione bio-logica è qualcosa che ci mette nella condizione di #migliorarci continuamente, selezionando ciò che ci rappresenta.In pratica, un PRENDERE, attraverso le esperienze, il MEGLIO DI NOI eliminando ciò che non ci appartiene.Nella #coppia, terreno fertile per questo processo, ciascuno, pur non snaturando sé stesso, ha NECESSITÀ di scoprire cosa non conosce di sé, e lo può fare solo attraverso il #confronto. E’ per questo motivo che “prendere il meglio di noi” e viverlo nella relazione assume una valenza fondamentale ai fini dell’equilibrio-salute!In questo, ci aiuta il nostro amico conflitto emozionale, che fornisce tutte le indicazioni utili, da utilizzare per riappropriarsi di quel benessere che ci appartiene per natura.

Stare sempre in uno stato di tensione, attivati, preoccupati è indice di un’incapacità all’#adattamento biologico, quel processo #funzionale che consente di prendere ciò che è #utile dalle situazioni esterne/interne e, inoltre, di darsi #valore.Quanto stiamo “utilizzando” ciò che ci accade per portarlo nell’utile del benessere?

SEI AGGRESSIVO? L’aggressività ha a che fare col non riuscire a prendere una decisione, una direzione. È un’alternativa all’inattività.L’attivazione per una decisione/direzione da prendere è un grande allarme che, però, senza l’azione si trasforma in aggressività nell’intento di spazzar via il blocco dell’inattività. Il fatto è che più si sta fermi più l’aggressività sale proprio perché star fermi è bio-logicamente insensato. Con l’aggressività, il corpo spinge a prendere una decisione / direzione. C’è da dire che quando non sappiamo come muoverci, ci sono consentite due cose, l’attesa temporanea e l’azione. L’indecisione di anni, ciò di cui siamo capaci noi esseri umani, va nel verso opposto alla Vita e al Benessere.Questi contenuti sono stralci del Corso online di Medicina Biologica Emozionale, dove però sono trattati in modo approfondito e collegati, fra l’altro, alle funzioni di tessuti e organi, Foglietti Embrionali, alle Matrici Comportamentali, etc. fino ad arrivare alla Bussola dei Blocchi Emotivi…Contenuti inediti ed efficaci nella vita quotidiana, nel lavoro e nelle relazioni, nel nuovo Corso di Medicina Biologica Emozionale.

Ingenuità… bio-Logicamente sensata! Siamo abituati a dare per scontato il peggio mettendo le mani avanti sui possibili (e inevitabili) risvolti sgraditi delle situazioni…Normale? No! È un atteggiamento biologicamente insensato al punto da inquinare di sostanze tossiche il corpo! Agire con una sensata “ingenuità”, un atteggiamento neutro che apre a ogni possibilità, ci porterebbe, invece, naturalmente ad applicare alla nostra vita il Principio Bio-Logico del massimo risultato con il minimo impegno. Ne beneficerebbe il nostro corpo a cui risparmieremmo inutili attivazioni, intossicazioni/sprechi di energia vitale!Questo agire con ”ingenuità va oltre un pensare positivo e non ha nulla a che fare con il non voler vedere la realtà.

” Quando riusciamo a leggere cosa il corpo sta chiedendo a livello di matrice, possiamo andare molto più a fondo rispetto all’osservazione ed interpretazione di un sintomo già manifesto, perché arriviamo prima dello #stimolo, nel punto esatto in cui la comunicazione del corpo si è alterata. Per questo motivo possiamo considerare la MedicinaBiologicaEmozionale una vera, e forse unica, medicina preventiva”(tratto da uno scritto della dr.ssa Rita Belforti, ricercatrice indipendente e membro del Comitato Scientifico MBE)Il Corso online di Medicina Biologica Emozionale è sempre più denso di #contenuti di immediata #applicazione.Fruibili, concreti, offrono quelle risposte che non ci siamo mai potuti dare, ma che hanno la Forza e la #Leggerezza della Vita.

Quando vediamo nero è il nostro corpo che ci informa che è venuto il momento di cambiare una certa realtà dentro e fuori di noi. E la mente che fa? Chiude e ci blocca con le sue deduzioni logiche, mentre la Biologia ci fa sempre vedere l’opportunità di un cambiamento!

Non è il nostro posto quello in cui non ci esprimiamo!

Riconoscere il nostro #RUOLO, la nostra posizione nei vari contesti in cui viviamo, l’#APPARTENENZA, è un grande passo in avanti verso lo stato di benessere-salute …come uscire dal #conflitto che viviamo. Se non è il nostro posto quello in cui non ci esprimiamo, le strade sono due, o cambiamo il “modo” (il come) o cambiamo il “legame” con il contesto in cui non siamo noi stessi (ciò che ci tiene uniti ad esso). Solo ascoltandoci possiamo accorgercene.
Il “conflitto” è l’#opportunità. Una volta scoperto diventa #POTENZIALITÀ.

È normale per noi litigare, sentirci vittime di un sistema o di situazioni… Viviamo i #disagi come normali! Ma ciò non è contemplato dalla #Biologia, che va verso l’armonia e il Benessere. l #vittimismo, col tempo, diventa terreno fertile per una #patologia perché qui perdiamo la capacità di stare nel nostro stato naturale (di #salute e #benessere).

È NATURALE CIÒ CHE PER LA MENTE È ECCEZIONALE: come agisce la Natura in noi, i #superprogrammi che ci permettono la #comunicazionebiologica, la capacità del corpo di auto-guarirsi, auto-ripararsi

Stare in CONNESSIONE CON NOI è il nostro più grande ALLENAMENTO…

Vi sentite RIGENERATI DA CIÒ CHE FATE, ogni giorno, ogni momento?
Una chiave per la Salute-Benessere è proprio quella di SENTIRSI RIGENERATI DAL PROPRIO AGIRE, anche nelle cose ripetitive di ogni giorno… come sentirsi rinnovati dopo aver fatto una bella passeggiata.
È la logica della Vita che richiede alla persona di portare nuove informazioni, ossigeno nella propria esistenza.
Fissarsi su qualcosa è un non-rigenerarsi, simile a un’INTOSSICAZIONE per gli effetti che produce nel corpo.
La voglia di “nuovo” rispetto a qualcosa di già conosciuto va accolta. A tutti i livelli, perché per la Bio-logia non esiste la differenza tra una piccola o una grande azione, un piccolo o un grande progetto…
#accogliereilnuovo#medicinabiologicaemozionale#logicabiologica#biologiaevita#fabriziocamilletti#rinnovarsi#rinnovamento#rigenerati#intossicarsi#piccolegrandiscelte#piccolegrandiazioni#proprioagire#fissarsisullecose#salutebenessere#chiaveperlasalute#saluteolistica#nuoveinformazioni#ossigenoallapropriavita#corsomedicinabiologicaemozionale

MAI mentiamo agli altri ma solo a noi stessi quando non siamo sinceri con noi, prima di tutto, sulla discordanza tra ciò che sentiamo e ciò che viviamo. #fabriziocamilletti #corsomedicinabiologicaemozionale #mbe #mentire #bugie #veritàbiologiche

LOTTA o SFIDA? La #sfida è voler cambiare tutto senza riuscire a portare a casa qualcosa di “buono”. Ha una caratteristica che ce la fa riconoscere: il “comunque vada ce la faccio, non mi tiro indietro”. Nella #Lotta, al contrario, #sconfitta e #vittoria vengono considerate, a pari merito, situazioni di crescita. Nella Lotta si ha un obiettivo che, se raggiunto, si vince. E, se si perde, si porta a casa la #consapevolezza di una nuova esperienza, di trovare una nuova strategia, oppure che oltre una certa posizione non si vuol andare.Con la lotta si porta sempre qualcosa a casa. O la vittoria o la consapevolezza! Invece di dire ad esempio, “vedi sbaglio sempre!”Il voler far bene a volta nasconde una sfida non una vera voglia di fare!Ricordiamoci che il senso bio-logico della LOTTA è AGIRE per qualcosa che si desidera ed è UTILE.La sfida è il bisogno infantile di ieri che bussa per poter essere visto e trasformato nella capacità creatrice dell’adulto di oggi.

“Se il corpo sta bene la mente vive pensieri belli”…
La 
#mente è la proiezione del nostro #corpo. Da sola, non fa altro che leggere ciò che il corpo vive.
La mente fa il nostro benessere per non più del 20%! Per questo il 
#comportamento può essere trasformato solo attraverso un’esperienza vissuta. Cioè, senza un AZIONE non è possibile CAMBIARE!
Il nostro #ambiente è come una palestra in cui allenarsi, va utilizzato per poi cambiare in noi ciò che non è in linea con la Vita = Salute-Benessere. #benessere#salutecorpo#salutemente#cambiamento#vita #benessere #mentecorpo#fabriziocamilletti#corsomedicinabiologicaemozionale2020#accademiamedicinabiologicaemozionale

Dolori al bacino, al collo, artrosi, possono avere a che fare con il RUOLO che esprimiamo nel nostro “ambiente” di riferimento.
Chiarire a noi stessi CHI SIAMO, DOVE SIAMO rispetto a chi ci circonda e COMPORTARSI di conseguenza aiuta il corpo a reagire in maniera utile al Benessere. Respiriamo meglio, mangiamo adeguatamente, insomma stiamo decisamente meglio!
Ruolo, in senso Bio-logico va inteso come Comportamento che fa agire con Responsabilità verso sé stessi. La Salute viene dal vivere ESPRIMENDO CHI SI È #salutevera #viveredavvero #ruolobiologico #biolocalizzazione #dolorialcollo #doloribacino #artrosi #chiseidavvero #dovesei #esprimeresestessi #ilnostroambiente #mangiarebene #dormirebene #respirarebene #mbe #corsombe2020 #corsomedicinabiologicaemozionale #fabriziocamilletti #accademiamedicinabiologicaemozionale

Le MENZOGNE dei genitori diventano ALTERAZIONI NEI FIGLI!
Per il bambino è tutto vero ciò che arriva dai genitori perché non è ancora in grado di riconoscere la verità in maniera completa. È, per questo, “mitomane” per natura, dice bugie, ossia realtà inventate, ma ciò gli serve per il suo percorso di crescita.
La PUNIZIONE che è lo SFOGO DELL’INCAPACITÀ DEL GENITORE non fa altro che generare l’EFFETTO OPPOSTO a quello voluto.
Un atto di autorevolezza in una modalità diversa può diventare funzionale indirizzando il bambino verso il senso della responsabilità.

LIBERTÀ… non indipendenza!
Libertà, diversamente da ciò che si pensa, è UNIONE.
È una dimensione che può solo essere vissuta. Nel CONFRONTO!
Come? Esprimendo totalmente sé stessi in relazione all’altro e al Tutto.
Attenzione: Libertà di espressione e di azione non sono sinonimo di indipendenza, che è un concetto che non esiste nella logica della Vita.
L’indipendenza, il non voler essere condizionati da qualcuno o qualcosa, non è reale, nessun essere umano può mai esserlo, se non affetto da qualche forma di psicosi o patologia piuttosto grave!
La relazione è la massima espressione della Vita, è qui che la persona “risolve”, vive quel benessere che le è naturale e assume parte attiva nel processo di evoluzione di tutti e del Tutto!
#libertà#liberi#medicinabiologicaemozionale#corso2020#mbe#fabriziocamilletti#lalogicabiologica#logicadellavita#indipendenza#confronto#relazione#tutto#tutti#unione#esprimeresestessi#crescitapersonale

Risolvere GRANDI PROBLEMI? …di qualsiasi tipo…

Partire da quelli “piccoli”, espressioni di quello “grande”, potrebbe essere la Chiave. È nel qui ed ora, nell’attimo da cui spesso fuggiamo con varie scuse, che possiamo trovare le indicazioni UTILI.
Tutto ciò che ci risuona dentro, ci “accende” in vario modo, è qualcosa che richiama la nostra attenzione, perciò, da “ascoltare” e a cui RISPONDERE in qualche maniera. Sono gli stimoli dell’ambiente, a cui è meglio reagire perché, se li eludiamo, la Vita ce li ripresenta, magari in forme più visibili, per consentirci di raggiungere quello stato di benessere che appartiene per natura agli Esseri viventi. COME FARE IN PRATICA? Domandiamoci sempre come stiamo vivendo certe situazioni, certi rapporti, e ascoltiamo il CORPO (non la mente) come vi si sente. Poi, senza giudizio, AGIAMO con la migliore “risposta” possibile per quel momento, che diventa quella funzionale al nostro benessere-salute. E che lo sarà sicuramente anche per l’altro con cui stiamo avendo a che fare!

Se sono i nostri comportamenti che ci danno fastidio, una volta riconosciuti nell’istante, possiamo sempre scegliere di AGIRE mettendo in atto anche un piccolissimo cambiamento… per attivare poi una consapevolezza che sarà una spinta ad agire anche dopo e che darà i suoi frutti…

QUALI SONO LE COSE PIÙ PREZIOSE PER VOI? La SALUTE! Direbbe la gran parte di noi…
In realtà, la Salute è un BENE GIÀ NOSTRO❗️
Nasciamo già con i Principi della Salute. 
Non abbiamo la salute, è vero, ma per via dei nostri comportamenti contrari alla Vita. ⏳ Il TEMPO!
IL Tempo pure È NOSTRO.
Lo possiamo solo VIVERE, e allungare, riempiendolo, poiché è un contenitore.
Vivere il Tempo è PRENDERE IL MOMENTO, comprendere gli stimoli e USARLI… ❓ e allora, il bene più grande potremmo associarlo alla capacità di cogliere le occasioni, gli stimoli, ciò che l’ambiente offre, per renderli utili e funzionali per noi;
all’utilizzo delle PERCEZIONI e di tutti gli strumenti che la Natura ci dà, per il significato che hanno per noi, per realizzare il nostro massimo Benessere

“noi siamo il modo in cui ci relazioniamo al cibo!” NUTRIZIONE EMOTIVA e “individualità metabolica”, le nuove acquisizioni della Medicina Biologica Emozionale® al Corso MBE del 7° ciclo.
Il collegamento inedito Bio-Chimica e Bio-Fisica. Ognuno di noi è Unico e anche lo schema alimentare dovrebbe esserlo.
I processi metabolici sono uguali per tutti ma ogni persona ha caratteristiche specifiche nel convertire il cibo in energia in base ai comportamenti emotivi.
Conoscerle può aiutare, fra l’altro, a conoscere la tendenza alle malattie, i nutrienti che può essere funzionale integrare.
Docenti: Rita Belforti con Fabrizio Camilletti

SFIDUCIA, quella rassegnazione che sfocia in stati pseudo-depressivi, nel sentirsi incapace è la RICHIESTA del corpo di OSARE, SOGNARE, per realizzare. Nel GRUPPO #MedicinaBiologicaEmozionale.
Necessarial’iscrizione.#medicinabiologicaemozionale #sfiducia #depressione #statidepressivi #affrontaresfiducia #osare #sognare #fabriziocamilletti#mbe #gruppomedicinabiolgicaemozionale #corso2020medicinabiologicaemozionale https://www.facebook.com/groups/1104676993021782/

Le emozioni bloccate escono liberamente e si apre la strada per il vero cambiamento.
Questo accade quando mettiamo il nostro Corpo in condizione di “parlare” eludendo il controllo della mente (che mente).
Questo fa la Ginnastica Biologica Emozionale® in maniera inequivocabile ed efficace lavorando sui segnali del nostro corpo, mappa perfetta di emozioni e vissuto.
Uno degli Strumenti della Medicina Biologica Emozionale trattato e messo in pratica nella due-giorni di fine II anno del 6° Corso MBE.
Ogni incontro dei Corsi MBE diventa sempre un’occasione speciale di Benessere inaspettato. Terapia pura…

TUMORE AL SENO, la lettura biologico-emozionale. Il seno rappresenta l’ESPRESSIONE del VALORE FEMMINILE ed è legato alla capacità di VIVERE LIBERAMENTE ogni ruolo collegato (di madre, di compagna, di lavoratrice…).
Quando questa “richiesta” della Vita non corrisponde al modo in cui la donna si ESPRIME, il “segnale” del sintomo/occasione si manifesta proprio dove l’aspetto femminile è più significativo.
Per chi si trova a vivere questa patologia può essere utile cominciare a ESPRIMERE il proprio VALORE COME DONNA.
Cambiare un comportamento disfunzionale vale sempre la pena… anche se ogni percorso è individuale. #medicinabiologicaemozionale #mbe #fabriziocamilletti #corsombe2020 #accademiadimedicinabiologicaemozionale #tumorealseno #valorefemminile #esprimereilpropriovalore

Genitori preoccupati, che criticano gli insegnanti… possono essere all’origine di molti disturbi (inspiegabili) del bambino. Per il bambino, il genitore è la misura di tutte le cose.
Per questo, denigrare l’insegnante non è mai un modo funzionale al suo benessere di affrontare un problema che può sorgere nella struttura educativa (che pure va affrontato!).
Per il bambino la maestra rappresenta la migliore scelta dei genitori per lui!
La critica aspra del genitore verso chi ha scelto per fare la sua funzione nel contesto scolastico può destabilizzare fortemente il bambino fino al disturbo psico-fisico. È il comportamento del genitore che fa sempre la differenza.
Anche se un’insegnante gli ha urlato tutto il giorno, al bambino basta mezz’ora con i genitori per ritrovare la serenità. “I bambini fanno il confitto, gli adulti, il Comportamento”
cit. Fabrizio Camilletti #benesseredelbambino #bambiniascuola #benessereascuola #medicinabiologicaemozionale #disturbidelbambino #problemaconinsegnanti #maestrecheurlano #genitorieinsegnanti

?COME VIVETE I vostri RAPPORTI di vita? ?Potreste non essere d’accordo, qualcuno potrebbe inorridire, ma le Relazioni, col partner, col capo, un collega, un amico… 
rappresentano il momento più elevato per la Vita e il Benessere! ?
?Il motivo? Permettono di vivere il CONFRONTO, necessario per la nostra evoluzione al punto da influenzare fortemente il nostro stato di Salute. 
E per sfruttare al massimo questa #opportunità
il rapporto deve essere ALLA PARI, perché se si è sottomessi non si è nella “relazione”, né lavorativa né affettiva, ma in un qualche bisogno infantile da rivedere?… Fondamentale che il rapporto venga vissuto nella libertà di ESPRIMERE CIÒ CHE SI È ?,
accogliendo le reazioni dell’altro come “risposte” utili per 
– riconoscere cosa ci si porta dietro dal passato che non fa risaltare la propria Unicità;
– “riconoscersi” e valorizzare sé stessi fino a scegliere di agire, magari optando per altre relazioni più “funzionali”…Facile a dirsi…ma anche possibile a farsi?#ilmassimodellavita #relazione #vivereilconfronto #viverelarelazione#relazionicomplicate #relazionecolpartner #rapporticolcapo#rapportidiamicizia #relazioniaffettive #rapportiallapari #risposteutili#medicinabiologicaemozionale  #fabriziocamilletti #mbe

inutile girarci intorno… 
COMINCIO a “GUARIRE” quando: ? faccio in modo di non far entrare più nella mia vita ciò che non è più parte di me e che non permette la mia massima espressione. Le Leggi della Vita sono chiare!
Questo, ovviamente, non è un punto di arrivo, ma la condizione che aiuta a riconoscere cosa impedisce la piena espressione della persona ponendo ostacoli a quel benessere che è nella sua natura.
#benesserecondizionenaturaledelluomo #riprendersilapropriavita#FabrizioCamilletti #medicinabiologicaemozionale #mbe

⁉️ Siamo nella REALTÀ? ⛔️ Forse no. Per come viviamo in un uno stato alterato che ci fa vedere come indispensabile ciò che non lo è, mentre ci impedisce di riconoscere la realtà.  Ma cos’è la REALTÀ? 
Quella che ci riguarda! NOI stessi❗️
? Il nostro corpo e le sue richieste, i nostri stati emotivi, i nostri comportamenti, le nostre relazioni, le risposte del nostro ambiente… 
? Tutto questo ci dà chiare indicazioni per l’Equilibrio=Guarigione! Dall’utilizzo di un problema all’espressione del nostro massimo POTENZIALE. ⚠️Facile guardare fuori di noi… se non fosse che il nostro Essere ci presenta il conto in forma di disturbi, malesseri, fino alle malattie gravi…

?? Rabbia, rancore diventano come un CIBO TOSSICO!?Se il Nutrimento è, biologicamente, ciò che assorbiamo, ingeriamo in fatto di relazioni, espressione di sé, anche cibo, ?è chiaro come nutrirsi di rancore, rabbia non porti ad alimentarsi di forza, determinazione, chiarezza… 
#nutrirsidirelazioni #cibotossico #nutrirsisecondobiologia #leggidellavita#forza #chiarezza #determinazione #medicinabiologicaemozionale#mbe #fabriziocamilletti

La nostra mente confonde la POTENZIALITÀ con il limite.
Le Leggi della Vita evidenziano CIÒ CHE C’È, non ciò che manca o che non abbiamo fatto bene. 
Ci aiutano a vedere le situazioni che abbiamo lasciato in sospeso e che vanno risolte, e solo quando siamo pronti per farlo. Usando il problema…
Meravigliosa Vita!

COMPETIZIONE, nell’adulto-adulto è CONDIVISIONE! Abbiamo bisogno di dimostrare che siamo più bravi di un altro? in famiglia, al lavoro… sempre?‼️ Siamo in competizione! Biologicamente sensata nel #bambino che deve imparare a misurarsi e i limiti fino a cui spingersi…
Ma nell’adulto-adulto dovrebbe diventare una sorta di CONDIVISIONE!
Quando è ancora attiva come una necessità indica uno squilibrio.⚠️Ma, attenzione! è sempre il COME a fare la differenza per il Benessere!
? La competizione agonistica, ad esempio, vissuta come il raggiungimento di un obiettivo (scelta attiva dell’adulto), è funzionale. Quando è sentita così, infatti,la persona semplicemente “mostra” sé stessa e non ha necessità (come il bambino o chi si comporta come tale) di dimostrare a qualcuno (mamma e papà).
? Perché è la massima espressione della nostra Unicità e dei nostri potenziali che ci rende davvero “bravi”, non per qualcuno, ma per noi stessi, per la nostra Salute!

? Se vi sentite FRUSTRATI, è facile che stiate ancora vivendo nel passato!
? Come i bambini che eravate… ancora in attesa di vedere i vostri legittimi bisogni soddisfatti dal genitore… ? Nel presente, la Vita, tramite gli eventi che suscitano frustrazione, richiama l’attenzione su quell’irrisolto in modo che l’adulto di oggi, consapevole, possa intervenire mediante l’AGIRE ATTIVO, che è dell’adulto “che crea”.
? Vale a dire, SPOSTARE il bisogno (ancora infantile!) nella SCELTA (dell’adulto)! ?Quando persiste, la frustrazione da adulti indica il mancato utilizzo di un potenziale già acquisito nel periodo di formazione che attende di essere utilizzato! 
#frustrazione #dalbisognoallascelta #scegliere#medicinabiologicaemozionale #fabriziocamileltti #bambinofrustrato#adultobambinofrustrato #bisogno #scelta #agireattivo #mbe#accademiamedicinabiologicaemozionale

Più non ci sentiamo liberi
più siamo irascibili
#MedicinaBiologicaEmozionale #irascibili #nonliberi

Atteggiamenti come il sentirsi VITTIME, PASSIVI, nella DIPENDENZA da qualcuno o da qualcosa sono “bisogni” naturali e funzionali alla crescita del BAMBINO, che dipende dai genitori.
Quando persistono nell’adulto, sono comportamenti “biologicamente insensati”, e, di conseguenza, possono dare origine a disturbi e patologie.
Si, possiamo intervenire quando ci accorgiamo che stiamo vivendo un bisogno infantile e, perciò, non siamo nel presente: abbiamo il potere di SCEGLIERE in quel momento di cambiare qualcosa…
…per scoprire che piccole modifiche nei comportamenti possono dar vita a nuove e più gradite situazioni…#adultibambini #vittimismo #dipendenza #bisogno #crescitadelbambino #medicinabiologicaemozionale #mbe #fabriziocamilletti

…più vediamo le cose complicate più siamo nel mentale.
il Corpo indica la Verità, ciò che è Reale, Coerente… (cit. #Fabriziocamilletti)

La Biologia non ci dice come devono essere le cose ma come SONO. In base a ciò possiamo imparare a “riconoscere”, per poi comprendere come muoverci per il nostro Benessere…

LITIGARE invece di Esprimere sé stessi, ciò che si sente, è come litigare con le persone del passato…

Il bambino, si sa, racconta la sua verità in maniera fantasiosa sulla base, però, di qualcosa che gli si è creato dentro. I VIDEOGIOCHI, invece, creano delle verità schematiche, che bloccano la capacità fondamentale dei bambini-ragazzi di vedere l’aspetto fantasioso delle cose.
La struttura rigida dei videogiochi attiva rigidità in essi.
E la cosa forte è che i ragazzi non riescono poi a distinguere se ciò che vivono nella vita reale è grave o banale perché il CORPO VIENE EDUCATO A REAGIRE IN MANIERA SBALLATA. Lo stimolo viene, infatti, castrato nella sua funzione di attivare reazioni biologicamente sensate, portando, ad esempio, alla megalomania in un atto di sfida e a tanti altri comportamenti disfunzionali per la sua evoluzione.videogiochi #alterazionedellarealta #comportamentideiragazzi #medicinabiologicaemozionale #reazionisballate #biologicamentesensate #fabriziocamilletti #mbe

Pensare, credere che la nostra vita dipenda da ciò che avviene attorno a noi, potrebbe essere ingannevole.
L ‘ambiente ci offre un eccezionale specchio di quanto esiste è vive in noi,
Una opportunità incredibile di renderci consapevoli di infiniti potenziali da esprimere,
Per vivere una vita piena (cit. #GiovanniMiraval)

Qualsiasi disagio è un potenziale non sfruttato… #medicinabiologicaemozionale #FabrizioCamilletti #mbe#gruppomedicinabiologicaemozionale

“Quando molliamo la nostra posizione rigida, improvvisamente tutto cambia”… Fabrizio Camilletti

CAMBIARE qualcosa?
Prima ACCETTARE… cioè RICONOSCERE cosa o con chi si ha a che fare.
Opporsi o dover dimostrare sono atteggiamenti disfunzionali al benessere!
Se, ad esempio, il disagio nasce dal dover trattare con qualcuno con cui non ci si sente per niente in linea (anche un genitore!), diventa utile vedere l’altro per ciò che è, cioè, “riconoscerlo”.
Poi, sentendo la fiducia in sé stessi, si può assumere una posizione ferma ma non rigida, che venga da dentro. Per sentire, come risultato funzionale, anche alla salute, che si sta allontanando non la persona, ma l’aspetto della persona che non corrisponde a sé stessi.

Relazioni SALUTARI
Nella relazione si attivano i processi del singolo IO, che non si conoscono finché non li si vive tramite un altro IO. Portare i propri disagi nella relazione senza rendersene conto e guardare solo ciò che fa l’altro è solo disfunzionale. Per produrre “nutrimento” utile al benessere dei singoli e della coppia bisognerebbe partire dalla consapevolezza di ciò che ciascuno dei partner porta singolarmente nella relazione. Per poi esprimere il proprio IO e cogliere ciò che l’altro dà per migliorare. 
È così che si arriva al NOI, dimensione in cui i due IO potenziati CREANO

IL SACRIFICIO del GENITORE DIVENTA il SACRIFICIO del FIGLIO ! I genitori sono per il bambino l’unico ambiente di riferimento e nutrimento, ed egli arriva al punto di assumere una patologia (anche cronica) perché QUALCOSA NON FUNZIONA NELL’EQUILIBRIO tra i GENITORI (sia a livello dell’IO che del NOI): ad esempio, se uno dei due non si assume qualche responsabilità, anche una mamma superpresente e un papà assente o il contrario. Creano un disagio-sintomo nel bambino anche i genitori che contestano un insegnante, nel senso che mettono in dubbio chi essi stessi hanno scelto per fare le loro funzioni nel contesto scolastico. Anche se lo fanno per proteggere il bambino

Le PATOLOGIE DELLA TERZA ETÀ sono spesso riconducibili alla svalutazione di sé, al fatto che l’anziano sente la perdita del proprio valore. 
Nel corpo questo stato d’animo può portare alla perdita di calcio, di peso… Ma anche quando l’anziano vuole a tutti i costi rivestire il ruolo del capo operativo, ad esempio, in un contesto aziendale, essere il manager full immersion di sempre, biologicamente, si mette in pericolo e può sviluppare disturbi e malattie. 
Perché, in questa fase della vita, cambiano le richieste ormonali del corpo, e, laddove l’anziano desideri vivere ancora il ruolo del dirigente, dovrebbe farlo nella direzione di mettere gli altri in condizione di “lottare” riservandosi la funzione di ELABORARE STRATEGIE, INDIRIZZARE, consigliare. Può esprimere così un ennesimo potenziale di se stesso e dell ambiente che lo circonda.

NON SBAGLIAMO…, MAI!
Per la Natura non c’è niente di sbagliato. Semplicemente, quello che non è in linea con noi, lo evidenzia tramite un sintomo, un disagio per consentire il cambiamento verso l’Equilibrio.
Che è sinonimo di Salute e Benessere! Ciò che facciamo è, infatti, la conseguenza di un atteggiamento che non ci fa vedere cosa è funzionale per noi e cosa va rivisto ai fini del nostro equilibrio. La prospettiva della Natura non è quella sociale ma EVOLUTIVA!

Quel benessere possibile in caso di malattie importanti…
Quando si manifestano certe patologie forti può essere difficile tornare indietro, a quando – tramite il disagio, poi sintomo ricorrente sempre più evidente – si poteva mettere in atto il cambiamento verso l’equilibrio sistemando tutto.
Anche se il processo della malattia è avanzato c’è sempre spazio per migliorare! Come? Riducendo QUELLE SITUAZIONI CHE ALIMENTANO LA PATOLOGIA, come stati di tensione, essere arrabbiati col mondo; rompendo schemi rigidi e tentando la via di un adattamento più morbido.
Intervenire sulla qualità della vita può aprire strade di benessere inaspettato.

DOLORI ALLA SCHIENA: generalmente, indicano che la persona vive una SVALUTAZIONE di sé. A livello LOMBARE può indicare che non si sente abbastanza forte da difendere le proprie posizioni, di essere e di esprimere chi è. Di conseguenza, vive la svalutazione. 
È un disturbo che spesso interessa chi è a capo, chi gestisce…
Se il disagio localizzato verso il BACINO può indicare una non- espressione della creatività, una mancanza di fiducia in sé stessi, un sentito legato alla vergogna, a un tabù. 
Il bacino “respira”… 

Paura del futuro, non-responsabilità verso sé stessi, rimandare, anche sacrificarsi per gli altri, sono tutti comportamenti che possono portare ad alterazioni ormonali fino a patologie importanti.
Tenerci lontani dall’AUTODISTRUZIONE è, infatti, compito biologico del sistema endocrino, che, nella disfunzione, ci segnala che non ci stiamo prendendo la responsabilità del nostro valore, della nostra forza… e ci stiamo mettendo in pericolo (leggi l’Estratto dell’incontro Patologie croniche e tumorali 8/5/19)

Per “fare terapia” abbiamo una vita…dove la vera terapia è la Vita stessa! (cit. #FabrizioCamilletti).

ACCOGLIERE è “riconoscere”… NON DIRE SÌ PER FORZA! Un comportamento che può generare benessere è quello di accogliere le situazioni che ci si presentano per sentire se possono “nutrirci”, se ci appartengono. Da qui decidere se ACCETTARLE o meno, quindi, portarle nel nostro territorio, il nostro spazio vitale. L’opposizione per partito preso è indice che non siamo nel presente.È NATURALE CIÒ CHE FACCIAMO SENZA SFORZO!

Le bugie/disagi del bambino.
Sfide lanciate a mamma e papà, vere e proprie richieste: di essere “nutrito”, di essere riconosciuto nella sua identità, di “socializzare” mediante confronti e nuove esperienze. Sono i tre equilibri della Vita che il bambino cerca.
Senza entrare nel significato biologico in base alle fasi di sviluppo del bambino, ciò si traduce, in una richiesta ai genitori di maggiore responsabilità nel loro ruolo di padre-madre, di “unione”, con sé stessi e con l’altro.
Importante educare il bambino ad aver fiducia in se stesso, a riconoscere la sua unicità attraverso l’identità.
Il bambino tramite le bugie potrebbe anche imitare il comportamento di un genitore che mente, dal momento che il bambino prende per vero tutto ciò che gli arriva!

La PERSONA, Espressione Unica con un ruolo importante per la Vita tutta… non una macchina a cui riparare o sostituire pezzi.
Capace di unire la formazione di ieri, il comportamento di oggi e farli diventare le sue più grandi Potenzialità per il futuro…

Ci scontriamo ancora con i nostri genitori da adulti? Le possiamo dire tutte su di loro, ci fanno impazzire a volte! Eppure, biologicamente, da adulti, ci può essere solo un vero confronto, nessuno scontro. 
Ai fini del nostro benessere, non li possiamo negare.
Un consiglio imposto, meglio accoglierlo, per valutare se dargli spazio nel nostro territorio. 
Più siamo in grado di stabilire l’ordine con loro, più teniamo ordine nel nostro “territorio”= salute. 
Arrabbiarsi con loro equivale ad accettarli totalmente nel proprio territorio senza concedersi la chance di scegliere.

TERAPIA è l’attività biologica che ripristina l’equilibrio nella persona attraverso il CAMBIAMENTO.
Un cambiamento è bio-chimico-fisico, con le stesse leggi della Bio-chimica e della Bio-fisica a cui rispondono le cellule.
È la MODALITÀ DI REAZIONE che ci fa davvero cambiare sul piano fisico, chimico, sulla nostra capacità di agire
L’unico vero problema è che non riconosciamo il problema… poiché se qualcosa interagisce con noi è perché c’è…
Se la persona vedesse il problema l’avrebbe già risolto a metà.

Un lavoro subìto, ereditato, scelto solo per accontentare un genitore… potrebbe essere a capo di una malattia autoimmune.Questo tipo di patologia risponde alla “richiesta biologica” di doversi difendere da qualcuno da cui, però, non ci si può difendere perché è un membro del branco biologico. 
Farlo sarebbe come combattere e mettere in dubbio la propria origine.Il legame biologico, infatti, è come un vincolo non discutibile. Contestarlo vuol dire informare il corpo che non si accetta chi lo ha generato e, questo, inutile sottolinearlo, può dar origine a patologie, come le malattie autoimmuni ma anche di altro tipo.
#malattieautoimmuni #origineemozionalepatologie#MedicinaBiologicaEmozionale #richiestabiologica

Una leadership “biologicamente corretta”… (per il benessere e l’evoluzione del singolo e del suo ambiente di riferimento)
La Natura non contempla la figura di un capo in cima alla piramide che fa solo i suoi interessi e dà ordini ai sottoposti, ma quella di un LEADER CHE HA UN RUOLO PRECISO nel “CERCHIO” del suo gruppo tenendo conto di cosa c’è all’interno e all’esterno di esso.
Il suo compito è agire al servizio e per il bene suo e degli altri, scende in campo per primo e si assume il rischio più alto ai fini del bene comune.

 Il capo che esprime il suo meglio potrebbe riuscire a tirare fuori il meglio dei propri collaboratori. L’ADATTAMENTO, progresso e forza della VITA, non è un compromesso, ma la capacità di esprimere il proprio massimo potenziale nell’ambiente in cui ci si muove in modo tale da stimolare la piena espressione di tutti e le migliori risposte dell’ambiente stesso. L’adattamento è il processo che usa la Natura per creare e mantenere l’EQUILIBRIO relazionale e comportamentale tra persona e “ambiente”. Per il Benessere e  l’Evoluzione di entrambi.

Siamo “compatibili” con ciò che facciamo? qui, ci sentiamo liberi di esprimere noi stessi?
Sentiamo l’”appartenenza” al nostro “branco” (gruppo di riferimento: famiglia, lavoro, amici…)?
L’APPARTENENZA, altra chiave per il Benessere, è ciò che mi fa sentire nel mio “branco”, perché ho un RUOLO, una posizione definita rispetto a quella degli altri componenti, e qualcosa che mi UNISCE. Per la Natura, l’appartenenza esiste quando c’è compatibilità. Nel senso che nel branco deve esserci la libertà di essere sé stessi, di esprimersi nella propria unicità, coprendo il miglior ruolo per ogni situazione. In Biologia, l’appartenenza ha lo stesso valore e concetto dell’insiemistica. I componenti, unici, si uniscono (legami) tra loro secondo una precisa relazione. Importante chiedersi: nel mio branco, cosa mi viene richiesto? cosa sento di dare?
Fondamentale sottolineare CHE L’APPARTENENZA È PRIMA DI TUTTO CON SÉ STESSI!

Ci scontriamo ancora con i nostri genitori da adulti? Le possiamo dire tutte su di loro, ci fanno impazzire a volte! Eppure, biologicamente, da adulti, ci può essere solo un vero confronto, nessuno scontro. 
Ai fini del nostro benessere, non li possiamo negare.
Un consiglio imposto, meglio accoglierlo, per valutare se dargli spazio nel nostro territorio. 
Più siamo in grado di stabilire l’ordine con loro, più teniamo ordine nel nostro “territorio”= salute. 
Arrabbiarsi con loro equivale ad accettarli totalmente nel proprio territorio senza concedersi la chance di scegliere.

Diversità? Meglio UNICITÀ!
Differenze, diversità sono concetti positivi per la nostra società, che spinge ad accettarli.Non per la Biologia, per cui siamo tutti uguali ma UNICI. Il significato biologico di Unicità va oltre: da una parte, porta la persona ad aver fiducia nelle proprie (uniche) qualità, dall’altra, la spinge a riconoscere, apprezzare quelle (uniche) degli altri. Ma l’adulto ancora legato al tema della competizione, utile solo per il bambino, non vede la sua Unicità e resta ancorato alla ricerca della propria identità.Un esempio, nello sport, è funzionale al benessere il comportamento dell’adulto che “compete” misurandosi sulla base della sua unicità per poi migliorarsi, non per dimostrare a qualcuno quanto è bravo….

La mente vede ciò che non funziona
LA BIOLOGIA VEDE CIÒ CHE PUÒ FUNZIONARE….
La mente non sempre è in grado di comprendere ciò che il corpo vive. Ne è un esempio il fatto che non sappiamo riconoscere il messaggio di una tensione, ad esempio, se è solo controllo o un’allerta utile.
Spesso la mente, che crede di non poter fare, di non riuscire, blocca la risposta necessaria per il riequilibrio mettendo in una condizione di allarme tutto l’organismo, ponendo, così, le basi per malesseri e disarmonie.

Problemi al colon: una intensa lotta interna…
Un caso-esempio tipico in cui potrebbero comparire è quello della donna innamorata del principe azzurro, che, però, è impegnato con un’altra donna e non decide mai con chi stare veramente. Lui la fa sentire la preferita ma di fatto resta con l’altra.
Qui, il colon in sofferenza evidenzia una forte contrarietà interna, per la paura di perdere l’uomo amato e la volontà di reagire.
La vera origine del sintomo è nel suo comportamento. 
L’agire crea le condizioni perché la malattia possa manifestarsi.

L’INDECISIONE è utile in Biologia per valutare la cosa migliore da fare per arrivare a una scelta ben precisa.
Un’immagine che rende l’idea: la freccia nell’arco teso che sta per scoccare… qui l’ “indecisione” serve per arrivare al momento giusto per l’azione.
CHE NON PUÒ DILUNGARSI…
Quando restiamo nella titubanza di un cambiamento, ad esempio, nella solita situazione e solo ci arrabbiamo ma non intraprendiamo l’azione, di lotta/fuga o di cambiamento, e prolunghiamo lo stato di indecisione andiamo incontro a una disfunzione.
Si “lotta” per qualcosa per cui vale la pena impegnarsi.
Si “fugge” perché la “lotta” non avrebbe alcuna utilità, non porterebbe a nulla…

NON-DIRE, NON-FARE, STAR ZITTI… quando avvertiamo un disagio/dolore e non lo affrontiamo, non ci assumiamo la responsabilità di agire, non diamo, quindi, risposte agli stimoli, costringiamo il corpo a un grande impegno.
Aumenta il carico di tossine, l’acidità del corpo, le infiammazioni che anticipano le patologie vere e proprie; anche gli ormoni si ritrovano a trasformare in grasso questa incapacità…
Ogni richiesta derivante da un bisogno infantile o da un’esigenza dell’adulto ha una importantissima funzione evolutiva per l’essere vivente e biologicamente non esiste richiesta che non possa essere soddisfatta attraverso una risposta o azione attiva ed equilibrata.

CERCHIAMO ARIA perché siamo pieni di aria, ce ne siamo “ingolfati” per non essere riusciti a rispondere alla richiesta biologica di ESPRIMERE NOI STESSI quando avremmo dovuto.
Manca l’aria anche perché abbiamo accumulato tanta tensione durante il giorno che poi sono necessarie piccole crisi “asmatiche” per compensare.
Quelle diurne passano inosservate, a volte, ma quelle notturne, nello stato di massima vagotonia del riposo, potrebbero farsi sentire.
MUOVERE IL CORPO PUÒ AIUTARE, POICHÉ METTE IN CONDIZIONE DI CONSUMARE L’ARIA IN ECCESSO.

CISTITE: chiediamoci se abbiamo fatto entrare qualcosa di indesiderato nel nostro “territorio”, se abbiamo fatto scelte solo mentali, che non ci soddisfano nel profondo… La cistite è un’alterazione batterica che ha la funzione di eliminare l’eccesso di acidità dovuto al “trattenere”, al restare in tensione. Gli zuccheri che il corpo richiama per questa funzione non biologicamente sensata acidificano e arriva il disagio. La funzione della vescica è legata alla nostra comunicazione verso l’esterno, rappresenta il passaggio dentro/fuori e ci fa capire se siamo rilassati o tesi emotivamente, ossia come percepiamo il nostro ambiente di riferimento.

Solo perdenti in una GUERRA, solo vincitori in una BATTAGLIA! La guerra è l’espressione patologica della parte malata della mente, implica sottomissione, sopraffazione, distruzione. Fa vittime e danni! Pensiamo alla guerra col tempo…
La battaglia è, invece, per la Biologia, espressione di vitalità con cui si stabiliscono ruoli e si manifesta la propria “forza”. Fa solo vincitori, senza vittime né schiavi, rende forti tutti. 
Vince chi riesce ad affermare la propria posizione rivelandosi un avversario degno. 
La battaglia genera opportunità, fa conquistare qualcosa in cui si crede, con un riconoscimento che va oltre il risultato.

Ogni Essere vivente ha la capacità di auto-mantenersi e auto-guarirsi… ma le cure aiutano… e l’integrazione tra medicine anche!
Per la biologia, non avremmo bisogno di nulla se non fosse per la mente che interferisce ostacolando l’auto-guarigione! La mente fa fatica a intraprendere il cambiamento necessario e il corpo mantiene il sintomo… tutto si protrae fino a mettere in pericolo la vita stessa…
Le cure aiutano perché possono stimolare i passaggi per la guarigione.
Il supporto della #MedicinaBiologicaEmozionale, che unisce le varie dimensioni della persona, può essere utile per massimizzare e potenziare gli effetti di cure e terapie di qualsiasi tipo.

CONFLITTO? Non un problema, ma la VITA stessa, per la Biologia! Basti pensare che tutti noi nasciamo da un “conflitto” di gioia!
Il corpo vive un conflitto quando percepisce come allarme improvviso uno stimolo proveniente dall’ambiente.
Il conflitto è l’attivazione di una RICHIESTA e serve al corpo per mettere in atto una reazione specifica per far fronte a un’emergenza.

La nostra REAZIONE ISTINTIVA di lotta/fuga ad un evento/allarme è irrazionale, inconscia e bypassa la mente, troppo lenta.
È colorata di EMOZIONI legate alle MEMORIE del passato.
Le emozioni, quelle istintuali per eccellenza, sono solo due: la RABBIA, ai fini della “lotta”, la PAURA, per fuggire dai pericoli.
La risposta più veloce allo stimolo / allarme viene dal sistema vegetativo, il più antico, che attiva sostanze organiche per far fronte all’evento, più zuccheri, ad esempio.
Poiché abbiamo sostituito quella capacità percettiva pura, quella dell’infanzia, con una legata alla morale e alla società, non siamo più in grado di riconoscere un allarme reale da uno che non lo è.
Per questo, tendiamo a sminuire con un “dai, va tutto bene” un allarme a cui reagire, e, al contrario, a mantenere attivi allarmi che non hanno più ragione di essere perché già vissuti nel periodo di formazione.
Tutto questo sbilancia fortemente il sistema vegetativo; nell’allarme, infatti, si attivano sostanze come l’adrenalina, tossiche quando non trasformate adeguatamente.

Siamo portati naturalmente al Cambiamento.
Ciò crea benessere a condizione di PORTARE a TERMINE quanto iniziato!La Biologia viaggia nella ripetitività che rinnova, che diventa novità. Gli animali, ad esempio, vivono sempre la stessa situazione come fosse nuova ogni volta.
Lo slancio verso il cambiamento arricchisce, ma quando è vissuto come la ricerca famelica del “sempre nuovo per non annoiarsi”, ciò non dà alcun benessere né alla persona né all’ambiente in cui agisce.

È la Forza più grande che abbiamo…
Se qualcosa non è biologicamente completato, risolto, ai fini del nostro massimo benessere, il corpo e l’ambiente ce lo ricordano costantemente. Sarebbe davvero distruttivo se “dimenticassimo” ciò che è fondamentale per noi!
Le situazioni si ripresentano sempre per un motivo funzionale all’equilibrio.
Il punto è imparare a leggerle e UTILIZZARLE ciascuno secondo la propria unicità!

Malattie croniche, tante, senza idea della loro causa prima! Già che ci siamo, chiediamoci pure perché patologie tipiche dell ’età avanzata riguardano sempre più i giovani! Ciò che può aiutare a comprenderne l’origine e indicare soluzioni è guardare agli aspetti EMOZIONALI e COMPORTAMENTALI e leggerne il SENSO BIOLOGICO.
Rimedi e farmaci, pur aiutando, non possono evitare che le malattie diventino croniche se non riconosciamo il vero problema che vi si cela.

Non troviamo le risposte che cerchiamo?
?Chiediamoci se stiamo guardando nella direzione giusta… e se ci troviamo nel “nostro” ambiente, con persone e situazioni che ci “nutrono”, in cui stiamo bene e ci sentiamo a nostro agio.
?Le soluzioni per il benessere potrebbero essere a portata di mano! La Biologia è semplice. ? lerispostechecerchiamo #MedicinaBiologicaEmozionale #iscrizionientromarzo2019

SPERIAMO DI SOPRAVVIVERE A QUESTA GIORNATA! quante volte ci ritroviamo a dirlo? Riflettiamo: viviamo, senza rendercene conto, come in un costante stato di allerta …come di sopravvivenza! Ma quest’ultima è, di fatto, un programma speciale che la Natura mette in atto solo per far fronte alle emergenze e per periodi limitati di tempo per l’enorme impiego di energia che comporta! L’attivazione di allarmi e risorse senza un motivo biologicamente sensato e per un tempo prolungato, porta a disfunzioni, che chiamiamo stress e poi malattia…

RESPONSABILITÀ… non dovere!
Il dovere crea dipendenza. Si adempie alle proprie responsabilità quando si vivono le situazioni PIENAMENTE. Cioè, in base a: ciò che il CORPO chiede, quanto evidenzia l’“AMBIENTE di ciascuno
e con la consapevolezza della MENTE.

È REALE O NO ciò che appare ai nostri occhi, quando guardiamo qualcosa, qualcuno?
Noi vediamo quello che vorremmo, desideriamo o di cui abbiamo bisogno!
La Verità è nel sintomo, che evidenzia proprio la differenza tra quanto esiste nella realtà e quanto cerca la nostra mente!
La Verità è, quindi, nel corpo, che rileva ciò che va oltre il senso della vista…

Sfortuna, problema, negatività, per qualcosa che ci capita?
Biologicamente, è una RICHIESTA che ci fa la Vita di un cambiamento che:
– è NECESSARIO
– è POSSIBILE
– SIAMO in CONDIZIONE di attuare
Qui la Vita ci chiede di vivere al 100% il nostro potenziale come condizione per il benessere! 
Punto di partenza è sempre la comprensione di ciò che stiamo vivendo in un certo momento…e COME lo stiamo vivendo! Prevenzione?

Nell’unione uomo-donna, la parte più importante, quella che produce benessere ed equilibrio, ha a che fare con l’INTESA, la COMPLICITÀ, basilari in tutto, nella comunicazione tra loro, nella loro libera espressione, nella fondamentale creatività… 
Ciò realizza il “sogno biologico” più elevato: il ricongiungimento maschio/femmina nell’unità, dopo un continuo ricercarsi, perdersi, ritrovarsi. 
Tutto il romanticismo della coppia… nella Biologia!

RESPONSABILITÀ… non dovere!
Il dovere crea dipendenza. Si adempie alle proprie responsabilità quando si vivono le situazioni PIENAMENTE. Cioè, in base a:
– ciò che il CORPO chiede,
– quanto evidenzia l’“AMBIENTE di ciascuno 
e con la consapevolezza della MENTE.

Sei IMPULSIVO o RIFLESSIVO? Biologicamente, sei Attivazione o Inibizione? … o una combinazione di entrambi? Uno degli assi portanti del personalissimo #CodiceBiologicoEmozionale che parla della forza di reazione agli stimoli, aiuta a individuare non solo organi e sistemi specifici maggiormente utilizzati e la predisposizione a eventuali disturbi e patologie, ma anche il carattere, le inclinazioni, persino l’assorbimento dei nutrienti.
In generale, ad esempio, chi è in attivazione tende a utilizzare di più il sistema endocrino; la persona in inibizione, il sistema Neurovegetativo…
Ma la persona esplosiva potrebbe pure essere riflessiva e il falso calmo impulsivo…
Qui entra in campo la combinazione delle tante espressioni e dimensioni che rendono l’individuo Unico e che la #MedicinaBiologicaEmozionale evidenzia ai fini del Benessere.

La RELAZIONE, per la Biologia IL PUNTO PIÙ ALTO ! Perché è qui che si realizza il Benessere. Qui nasce una nuova vita, nel senso che dal confronto con un altro IO nasce il NOI che riporta informazioni all’IO singolo.
Nel caso della coppia, nulla è al di sopra! Neanche i figli…
Ciò che viviamo nella relazione è assimilabile al cibo che ingeriamo. Se è “cibo tossico”, quindi, non compatibile con il singolo IO, ciò causa alterazioni che si ripercuotono su tutte le funzioni.

CERCARE UN PARTNER è perseguire il benessere. Per la Biologia è, infatti, nell’unione che si realizza una condizione ottimale in cui tutto funziona! Sembra un’utopia, in realtà ciò è possibile quando si raggiunge la fondamentale UNIONE CON SÉ STESSI esprimendo la propria Verità!
Il corpo guarda solo l’Unione, la mente vede la separazione.
Quando ci si sente separati con l’altro lo si è dentro di sé!
Sentirsi uniti con sé stessi è essere uniti con Tutto.

Nell’unione uomo-donna, la parte più importante, quella che produce benessere ed equilibrio, ha a che fare con l’INTESA, la COMPLICITÀ, basilari in tutto, nella comunicazione tra loro, nella loro libera espressione, nella fondamentale creatività, e in ogni più piccola condivisione.
Ciò realizza il “sogno biologico” più elevato: il ricongiungimento maschio/femmina nell’unità, dopo un continuo ricercarsi, perdersi, ritrovarsi.
Tutto il romanticismo della coppia… nella Biologia!

Per la Biologia, esiste la COPPIA, non la società!
Partner, collega di lavoro, amico… relazioni di natura diversa, ma per la Natura, sempre “di coppia”.
Il collega di lavoro lo si percepisce, infatti, come maschio o femmina della coppia e lei/lui fa lo stesso.
Qui si realizza il CONFRONTO, portare sé stessi nell’altro: ESPRIMERSI e ACCOGLIERE L’ALTRO.
Il confronto serve per capire chi siamo, dove siamo, il nostro ruolo, prenderci le nostre responsabilità.
Il valore si trae solo dal confronto. Il conflitto di separazione è una necessità biologica.
Ha senso da adulti perché chiarisce la posizione della persona, indica il tipo di relazione che si desidera avere con qualcuno e a quali condizioni, serve a stabilire “unioni”, a rinnovarle oppure no.
Il vero conflitto, che ancora ci si porta dietro, l’unico da risolvere, è solo quello verso mamma e papà e risale alla fase di formazione biologica (che termina a 12 anni circa).

FAR SAPERE all’ESTERNO per ESSERE CIÒ CHE SI È e POTERLO ESPRIMERE… è la traduzione pratica della Comunicazione, fondamentale per la Biologia.
Nel comunicare c’è tutta la sostanza di un messaggio inviato che torna carico di informazioni utili per comprenderci e agire per stare bene. Perché LA VERITÀ È QUELLA CHE RITORNA!

Un NO detto per affermare noi stessi mette in pace il nostro STOMACO…

TU NON MI CAPISCI…
essere nella pretesa, sovrapporsi all’altro nel parlare o nel comportamento, cercare di giustificarsi, sono dimensioni non-Funzionali biologicamente, che il corpo vive come un disagio perché non-reali, neanche a livello razionale. L’Equilibrio che dà benessere è nel: “ti ascolto mentre parli, senza giudizio, né giustificandomi”, dove l’ascolto va ad accogliere il messaggio che sta dando l’altro.
Io parlo, tu mi ascolti – tu parli, io ti ascolto, potrebbe rivelarsi un valido, e non sempre scontato, esercizio! In Biologia esiste la certezza della comunicazione… sganciata dalla risposta!

TRADIRE, un partner, un amico… è tradire sé stessi!
Per la Biologia la relazione, di qualsiasi natura, è fondamentale. Qui c’è il massimo confronto e qui si esprimono le singole potenzialità sulla base della verità.
Spesso, però, per via del nostro passato, tendiamo a non esprimere noi stessi per non rivivere momenti difficili o aspetti dolorosi della vita. Per questo, inconsciamente, scegliamo di non essere totalmente veri, di non dire ciò che il corpo vorrebbe esprimere e, quindi, mettiamo tra noi e ciò che vorremmo dire una barriera, cioè, tradiamo la nostra espressività, la nostra potenzialità, in pratica, tradiamo chi siamo. È tanto forte questo che arriviamo a dire di amare una persona e di scegliere, poi, di vivere momenti intimi con chi invece non ci crea esattamente lo stesso coinvolgimento. Tradiamo perché abbiamo paura della verità. E chi tradisce lo fa sempre e solo verso se stesso poiché esprime una verità che non gli appartiene.

Il mestiere del BAMBINO: far diventare adulti i GENITORI …è il COMPITO affidatogli dalla NATURA! E comunica con i genitori con le sue modalità attivando agitazione, una dermatite, influenza lunga, insofferenza, problemi a scuola, dislessia…
Quando il comportamento dei genitori non è biologicamente da adulto, il bambino è portato a fare cose non sue, come se si assumesse responsabilità al posto dei genitori.
Nel rapporto con i nostri figli riconosciamo se il nostro comportamento è da adulti o se attiviamo dinamiche infantili riproponendo bisogni insoddisfatti da piccoli. Quindi, se siamo genitori o figli.
Il fatto è che non possiamo essere figli da adulti, ciò è incompatibile con la vita, e il corpo, per portarci verso l’equilibrio e il benessere, ce lo fa notare con i sintomi.

MASCHI FORMOSI? Pancia, mammelle, glutei accentuati denotano un maschio che non è in grado di “lottare”, nel senso che non AGISCE in quanto tale. E la Natura che fa? Lo rende più femminile: più ormoni e più grasso, proprio perché NON ESPRIME IL SUO ESSERE MASCHIO!
Una forma fisica più maschile, anche dimagrire, derivano dal comportamento, dall’agire…

L’APATIA, la non espressione dell’IO, disorienta il FEGATO, organo vitale che permette l’AGIRE. Dispensa intelligente e filtro sottile, il fegato lavora per mantenere le sostanze necessarie a ogni tessuto del corpo in modo che possa esprimere al massimo le sue funzioni.
Il fegato si nutre DI CIÒ CHE FACCIAMO! Quando subentra l’apatia nel comportamento, ovvero uscita dallo stato attivo dell’azione, il fegato non sa più cosa sia utile, le sostanze ristagnano e la conseguenza di disturbi e malattie diventa inevitabile.

SI CADE, SI INCIAMPA…perché?
Sbattere, ferirsi, cadere… non è un caso, ma una precisa RICHIESTA BIOLOGICA di PORTARE L’ATTENZIONE SU CIÒ CHE VIVIAMO in un certo momento.
Succede quando poniamo lo sguardo lontano da noi e non in ciò che facciamo, nel nostro agire. Siamo nel presente ma ci poniamo altrove, lontano..

SENTIRSI IN OPPOSIZIONE verso qualcuno o qualcosa attiva la richiesta di GLUCOSIO poiché l’”opporsi” comporta un aumento della tensione tonica muscolare che consuma molti zuccheri.
Opporsi altera l’indice glicemico con aumento glicemia, o la funzione glicemica, con aumento/diminuzione di peso, ph alterato, etc.
L’opposizione è ricorrente nei DIABETICI, che tendono a non essere mai d’accordo… Il Conflitto di opposizione verso qualcuno o qualcosa è anche chiamato il conflitto degli zuccheri.
La base dell’ 80% delle patologie può essere riconducibile all’eccesso di zuccheri o di ossigeno, notoriamente acidificante. Da una parte tendiamo ad allontanare ciò che ci serve, dall’altra, biologicamente, l’attraiamo attraverso il sintomo, che è la nostra opportunità di benessere.

Cibi tanto ricercati, ci nutrono davvero come crediamo?
Un esempio: la lotta con qualcuno nei nostri pensieri il corpo la vive come reale e si comporta biochimicamente di conseguenza! Perciò non assimilerà i nutrienti dal cibo assunto in un dato momento ma si orienterà verso l’assorbimento di zuccheri perché ha necessità di forza per affrontare un evento…anche solo creato nella mente!

La nostra REAZIONE ISTINTIVA di lotta/fuga ad un evento/allarme è irrazionale, inconscia e bypassa la mente, troppo lenta.
È colorata di EMOZIONI legate alle MEMORIE del passato.
Le emozioni, quelle istintuali per eccellenza, sono solo due: la RABBIA, ai fini della “lotta”, la PAURA, per fuggire dai pericoli.
La risposta più veloce allo stimolo / allarme viene dal sistema vegetativo, il più antico, che attiva sostanze organiche per far fronte all’evento, più zuccheri, ad esempio.
Poiché abbiamo sostituito quella capacità percettiva pura, quella dell’infanzia, con una legata alla morale e alla società, non siamo più in grado di riconoscere un allarme reale da uno che non lo è.
Per questo, tendiamo a sminuire con un “dai, va tutto bene” un allarme a cui reagire, e, al contrario, a mantenere attivi allarmi che non hanno più ragione di essere perché già vissuti nel periodo di formazione.
Tutto questo sbilancia fortemente il sistema vegetativo; nell’allarme, infatti, si attivano sostanze come l’adrenalina, tossiche quando non trasformate adeguatamente.

Siamo portati naturalmente al Cambiamento.
Ciò crea benessere a condizione di PORTARE a TERMINE quanto iniziato! La Biologia viaggia nella ripetitività che rinnova, che diventa novità. Gli animali, ad esempio, vivono sempre la stessa situazione come fosse nuova ogni volta. Lo slancio verso il cambiamento arricchisce, ma quando è vissuto come la ricerca famelica del “sempre nuovo per non annoiarsi”, ciò non dà alcun benessere né alla persona né all’ambiente in cui agisce.

Ogni volta che SENTIAMO di DOVERCI DIFENDERE, il corpo accumula ZUCCHERI! Un carburante disponibile immediatamente in tutte le situazioni che richiedono rapidità di azione nel sistema mente-corpo-psiche alla richiesta MI DEVO DIFENDERE!
In generale, il nostro corpo cerca soprattutto zuccheri, proteine, grassi.
Le proteine rispondono alla richiesta: DEVO PORTARE FORZA AL MIO CORPO.
I grassi sono la nostra scorta, per la richiesta biologica di PROTEZIONE…
Per saperne di più, vai su: http://www.medicinabiologicaemozionale.com/…/metabolismo-e…/

…ma l’AMORE, in biologia, dov’è? L’equilibrio assoluto è l’amore universale, in continuo rinnovamento, l’unione completa col tutto.
Nel flusso dell’evoluzione, in linea con le leggi della natura. L’amore in biologia, è l’equilibrio perfetto, dove c’è adattamento. Ma l’adattamento non è il compromesso, dove mi faccio andar bene qualcosa che non mi va bene,
ma agire, cambiare per utilizzare ciò che l’ambiente offre, ed essere in sintonia con esso.
Un adattamento funzionale, che porti equilibrio e non lasci nulla in sospeso. È l’adattamento che permette l’evoluzione. Un esempio di adattamento è la relazione !
Nel senso di “posso fare meglio accettando quello che ho…”
Accettare, in biologia, è prendere atto, prendere in carico, prendere completamente quello che c’è, anche se non significa che mi sta bene… accettare qualsiasi risultato mi aiuta a tirare fuori il meglio di me!
In natura la soluzione ad un problema c’è e viene dall’utilizzo di ciò che accade..

Competizione, sfida? Ni ! Ci viene inculcata, per essere al top… ma secondo la biologia gli adulti in competizione sono solo bambini che giocano a qualcosa che non serve e, per giunta, rivolto ai propri genitori! Mostrare chi è più bravo è utile solo al bambino che ha l’esigenza di misurarsi con mamma e papà per crescere.
Il senso di una competizione da adulti è costruttivo: prendere il plus che l’altro offre per fare meglio… tutti d’accordo, vero?

Il momento di CAMBIARE❓Lo indica la Biologia… con le istruzioni per l’uso. Tramite il MIO “AMBIENTE”, che riflette ESATTAMENTE CIÒ CHE HO DENTRO DI ME: situazioni, relazioni con familiari, amici, figli, partner, accadimenti, incidenti, etc. tutto quello che mi riguarda è l’IMMAGINE PRECISA del mio Essere che contiene pure le INDICAZIONI per il benessere. Per questo, interpretare solo il sintomo è come correre dietro al problema…L’ambiente evidenzia qualcosa che DEVE cambiare e che è POSSIBILE.
È quando la persona non agisce, poi, che nasce il sintomo.
È quando si rimane succubi dell’ambiente che ci si ammala.
La GUARIGIONE è comprendere il cambiamento interiore necessario, per poi AGIRE. Il corpo ha già le soluzioni.
Dobbiamo solo impedire alla nostra mente di interferire ricavando piccole chiavi di lettura tramite l’”ascolto” e la percezione. Si può cominciare dal porre l’attenzione non su cosa facciamo ma sul COME lo FACCIAMO.

E se vi dicessimo che tutto ciò che facciamo entrare nel nostro mondo personale è Nutrimento? non solo il cibo, ma Scelte, Relazioni, e persino la nostra Identità… e che tutto è rivelato dal nostro corpo?